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Cappella del Beato Nevolone

Ottava Cappella a destra

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Affreschi di A. e D. Barbieri, pala coi Santi Filippo Neri e Lorenzo di F. Gessi.

Decorata tra il 1764 e il 1765 la cappella è in uno stile barocco di tipo rococò, caratterizzata dalla eleganza e sfarzosità delle forme e caratterizzata da grazia, delicatezza e luminosità. La cappella custodisce nel sarcofago marmoreo posto sull’altare le spoglie del beato Nevolone, faentino, che ebbe culto subito dopo la morte, avvenuta nel 1280.
Calzolaio, dedito ad opere di carità, famoso per i suoi undici pellegrinaggi a piedi a Santiago di Compostela il Beato Nevolone era protettore della Società dei Calzolai e Calegari.
Proprio questa società fece decorare la cappella con grande sfarzo e impegno dai fratelli ravennati Andrea e Domenico Barbiani.
In queste pitture sulla volta c’è la Gloria del Beato, nei peducci Storie della sua vita e nei medaglioni laterali due miracoli a monocromo.
Sotto queste due ultime pitture due pannelli in chiaroscuro che rappresentano la piazza di Faenza e il ponte medievale delle Torri.
La pala d’altare raffigura la Madonna col Bambino e Giuseppe tra i Santi Filippo Neri e Lorenzo è stata dipinta nel 1640 dal bolognese Francesco Gessi, allievo di Guido Reni. La presenza dei due santi nella pala d’altare è dovuta al fatto che in precedenza la cappella era a loro dedicata.
Nella nicchia esterna a sinistra della cappella è presente una statua in stucco del Beato Nevolone, opera di Giovanni Collina. Eseguita nel 1862 la statua ha sostituito una scultura lignea quattrocentesca andata distrutta per un incendio.

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